EFOA 2025 - Enteric Fistula and Open Abdomen
Copenhagen – Danimarca
La dottoressa Linda Roccamatisi, medico chirugo di Chirurgia Generale presso IRCCS San Gerardo di Monza, ha partecipato ad un Simposio scientifico dedicato a “Fistola enterica e addome aperto” che si è tenuto a Copenhagen dal 28 al 29 agosto 2025.
Qui ci racconta la sua esperienza e sottolinea quanto siano fondamentali questi incontri e confronti internazionali con specialisti e colleghi da tutto il mondo:
“Grazie al contributo della Fondazione Morandi ho avuto l’opportunità di prendere parte ad un Simposio scientifico di rilevanza internazionale quale EFOA (Enteric Fistula and Open Abdomen) che si è tenuto a Copenhagen (Danimarca); non solo, ho avuto anche la possibilità di poter presentare il nostro studio dal titolo “ Incidence and impact of enteroatmosferic fistulas (EAF) following primary anastomosis in open abdomen patients: a retrospective cohort study of 140 cases” (incidenza e impatto delle fistole enteroatmosferiche dopo anastomosi primaria in pazienti trattati con addome aperto: uno studio retrospettivo di 140 casi) che riassume la nostra casistica relativa alle fistole entero-cutanee, una condizione di particolare complessità nel panorama della chirurgia e della nutrizione clinica.
L’argomento trattato rappresenta una delle sfide più complesse e delicate della chirurgia, con importanti implicazioni cliniche, organizzative e umane. La fistola enteroatmosferica rappresenta una complicanza molto seria e di difficile gestione in quanto porta ad una continua perdita di contenuto intestinale dalla cute, aumentando i rischi di infezioni e sepsi e impedendo la normale guarigione della ferita, è difficile da isolare e necessita di una gestione multidisciplinare lunga perché porta a malnutrizione disidratazione e squilibri elettrolitici; ma soprattutto impatta in maniera significativa la qualità di vita del paziente. Il confronto diretto con specialisti provenienti da diversi paesi ha arricchito in modo significativo la mia visione e mi ha permesso di approfondire tecniche, protocolli e strategie innovative che potranno essere applicate nella pratica clinica quotidiana.
In particolare, ho avuto l’opportunità di discutere casi clinici e soluzioni terapeutiche con colleghi di fama internazionale, ricevendo un riscontro positivo sul lavoro presentato.
Ringrazio Fondazione Morandi per aver permesso di rappresentare il nostro lavoro in un contesto di così alto livello, la partecipazione ad eventi di così grande rilevanza clinica credo sia fondamentale per poter apportare benefici tangibili non solo per la mia crescita professionale, ma anche per il miglioramento continuo della qualità dell’assistenza che offriamo ai nostri pazienti.
Dott.ssa L. Roccamatisi”


